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N. 171 - marzo 2024
A proposito di

EDUCAZIONE, AZIONE EDUCATIVA E IL PATTO EDUCATIVO GLOBALE

«Educazione» e «azione educativa» sono due termini correlati e per molte persone probabilmente anche sinonimi; ma non è così. Riteniamo un grave errore associarli e restringere l’istituzione docente alla sua spazio-temporalità, assecondando tale associazione spontanea: tra l’altro, perché così la «scuola» finisce con l’addossarsi tutto il peso e la responsabilità della diseducazione delle persone e delle collettività alle quali per secoli ha prestato i suoi servizi. 

Ci pare invece che l’espressione «azione educativa» – usata al posto di «educazione» – possa includere meglio le molteplici prassi alle quali desideriamo riferirci in questo articolo. Il fatto di non essere grande conoscitore della teoria pedagogica e di non lavorare in una istituzione non impedisce infatti a nessuno di essere un eccellente educatore nella quotidianità delle relazioni più svariate: sportive, ludiche, religiose, politiche, economiche, culturali, familiari, commerciali e così via. In questo senso, sono attori educativi tutti coloro che svolgono in qualche modo un servizio che accompagna e incoraggia l’umanizzazione di persone e collettività.

Il «Patto educativo globale»

Possiamo leggere in un simile allargamento dell’orizzonte educativo una delle grandi intuizioni di papa Francesco, nel momento in cui propone di ricostruire un «Patto educativo globale».

Usando il termine «patto», il Papa si riferisce all’urgenza di ricomporre qualcosa che si è rotto, che si è separato, che è entrato in conflitto. Egli guarda alla necessità impellente di generare e rafforzare un’alleanza – che un tempo esisteva, sia pure tacitamente – tra la famiglia, la società civile e i responsabili pubblici, in favore del futuro delle giovani generazioni, dei bambini, di coloro che verranno.

Educazione e azione educativa sono due termini spesso considerati sinonimi, ma in realtà sono distinti. Associarli e limitare l’istituzione scolastica alla sua dimensione spazio-temporale è un errore. La scuola non dovrebbe portare su di sé l’intera responsabilità della diseducazione delle persone e delle comunità a cui ha prestato servizio per secoli.

L’espressione “azione educativa”, invece, abbraccia una vasta gamma di pratiche. Non è necessario essere esperti di teoria pedagogica o lavorare in un’istituzione per essere educatori eccellenti nella vita quotidiana. Sport, giochi, religione, politica, economia, cultura, famiglia e commercio: tutti coloro che contribuiscono all’umanizzazione delle persone e delle comunità sono attori educativi

Il “Patto educativo globale”, proposto da Papa Francesco, riflette questa visione più ampia dell’educazione. Il termine “patto” sottolinea la necessità di ricostruire un’alleanza tra famiglia, società civile e responsabili pubblici a favore delle giovani generazioni e dei bambini. Questo impegno è urgente e vitale per il futuro.