CRISI ENERGETICA E CAMBIAMENTI CLIMATICI
Ormai da decenni la comunità scientifica, anche avvalendosi di modelli matematici sempre più accurati, ha descritto come il clima del Pianeta stia cambiando in modo preoccupante e come le responsabilità di questi cambiamenti sia delle attività umane, a cominciare dall’uso massiccio dei combustibili fossili.
Oggi siamo di fronte a fenomeni climatici sempre più estremi, frequenti e devastanti. Molte specie stanno tentando di reagire al cambiamento: alcuni uccelli migratori stanno cambiando periodi di arrivo e di partenza anno dopo anno, le fioriture stanno anticipando, le specie montane si spingono, finché possono, in alta quota. Ma tutto questo ha un prezzo.
Ormai nessuno ha più dubbi sul fatto che siano in atto importanti mutazioni nel clima del Pianeta e sulla nostra responsabilità. Tra le motivazioni dell’atteggiamento dispotico dell’uomo nei confronti della natura c’è il continuo incremento della popolazione e del consumo di energia, connesso a quella che viene ritenuta una migliore qualità di vita per l’uomo.
L’incremento della popolazione umana e del consumo energetico è costituito dalla loro ricaduta su altre forme di vita terrestri (animali e piante), nella misura in cui è l’uomo a trarne beneficio.
Agli animali e ai vegetali ritenuti utili viene riservato un trattamento privilegiato, mentre quelli ritenuti inutili vengono insidiati e in molti casi minacciati, con la conseguente sparizione di molte specie biologiche e il degrado dell’equilibrio ecologico.
Oggi la transizione ecologica è al centro del dibattito politico e dei progetti di molti tra i più importanti Stati d’Europa e del mondo. L’obiettivo è quello di realizzare un processo di cambiamento, un rilancio dell’economia e dei settori produttivi all’interno di un quadro delineato e ben definito che metta al centro la tutela e il rispetto dell’ambiente.
Tale mission consentirà un contrasto efficace alla crisi climatica, diventata un’emergenza stringente e non più rimandabile, la riduzione della dipendenza energetica dai paesi esteri e dalle fossili, nonché un argine al dilagare degli squilibri sociali evidenziati ancora di più dal protrarsi della pandemia, che ha ridisegnato e modificato abitudini e quotidianità di tutti noi.
Questo passaggio avverrà attraverso progetti, di vario tipo, che andranno ad impattare sia sull’essere umano, sia sull’ambiente, definendo uno stile di vita non solo indirizzato verso l’ecosostenibilità ma anche più economico.
Su questa emergenza, caosinforma vuole offrire qualche spunto di riflessione e di discussione nella prospettiva di favorire una che mai necessaria consapevolezza sui rischi ma soprattutto sulla collaborazione per trovare nuove forme di partecipazione e di “energia”, capaci di aprire nuove prospettive motivazionali e trasformare aora una volta il disagio in risorsa. Ma stavolta nessuno può chiamarsi fuori.
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