N. 189 -
settembre 2025
Letto per voi
Recensione del libro “A(R)MARSI CON CINQUE CIOTTOLI” don Roberto Faccenda
Il tema di questo numero – “Famiglie sotto pressione, comunità in risposta: il supporto come cultura di pace” – trova in “A(r)marsi con cinque ciottoli”, il libro scritto da Don Roberto Faccenda una cassa di risonanza ideale.
In un’epoca segnata da conflitti mortali e dall’ombra di un’escalation nucleare, il messaggio di don Faccenda diventa parte di un più ampio progetto di educazione alla pace. Non basta evitare la guerra: bisogna coltivare dentro ognuno di noi le risorse per costruire un mondo dove la prossimità, la cura e la solidarietà sostituiscano la logica della minaccia.
Così, tra le pagine di questo libro e le attività del Centro La Tenda, si disegna un’invitante geografia di pace, fatta di piccoli ciottoli quotidiani capaci di abbattere i giganti dell’odio e della distruzione.
“A(r)marsi con cinque ciottoli” riprende il racconto biblico di Davide e Golia per offrire un percorso interiore di resistenza non violenta alle sfide della vita. Presentato l’11 settembre 2025 a Salerno, il libro individua cinque “pietre” – silenzio, essenzialità, fiducia, gratuità e gioia – come strumenti pratici per affrontare i “giganti” quotidiani.
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Silenzio Don Faccenda invita a coltivare il silenzio interiore come antidoto al rumore della paura, utile in contesti di guerra psicologica e mediatica. Nel confronto con conflitti armati reali – da Ucraina e Palestina alle crisi dimenticate – imparare ad ascoltare prima di reagire diventa la prima lezione di educazione alla pace.
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Essenzialità Liberarsi dall’eccesso di stimoli e oggetti riduce la frattura tra ciò di cui abbiamo bisogno e ciò che ci rende vulnerabili al dolore. In un mondo dove la deterrenza nucleare impone timori di distruzione totale, riscoprire l’essenziale significa rafforzare i legami familiari e comunitari, per costruire un’abitazione di pace dentro e fuori di noi.
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Fiducia Nel libro la fiducia è roccia su cui edificare relazioni nonviolente. È la stessa fiducia che i servizi del Centro La Tenda cercano di ricostruire nelle famiglie sotto pressione: nei gruppi di genitori, nella mediazione e nella consulenza psicologica, torna ogni giorno la speranza che i conflitti si possano trasformare in dialogo.
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Gratuità Offrire il proprio tempo e le proprie risorse senza attese di compenso è gesto radicale di pace. Il volontariato familiare e gli eventi comunitari del Centro Famiglie diventano “ciottoli” concreti che smussano i margini dell’odio e generano corresponsabilità nella prevenzione della violenza.
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Gioia La capacità di celebrare la vita nel quotidiano nutre l’antidoto più potente all’oscurità della guerra. Nei laboratori per bambini e adolescenti, la creatività diventa palestra di nonviolenza: imparare a ridere insieme è primo passo per riconoscere l’umanità altrui, anche nel nemico.