N. 157 -
febbraio 2023
Approfondimenti
L’INSEGNAMENTO DEI GRANDI
«Se ho visto più lontano, è perché sono salito sulle spalle di giganti»
Nel cammino lungo, faticoso e a volte sterile della riflessione non siamo soli, ma siamo stati preceduti da molti uomini e donne (queste ultime tuttavia appaiono ben poco nei libri di testo di filosofia). Non siamo soli: avanziamo su ciò che altri prima di noi hanno elaborato. Il 15 febbraio 1676 Isaac Newton scriveva al fisico Robert Hooke: «Se ho visto più lontano, è perché sono salito sulle spalle di giganti». Questa espressione in realtà sembra risalire a Bernardo di Chartres (morto attorno al 1130). Chiunque ne sia l’autore, essa merita la nostra attenzione. La storia sociale delle scienze mostra come lo sviluppo del pensiero razionale di solito non sia opera di un individuo isolato. Già Thomas S. Kuhn evidenziava l’importanza delle comunità scientifiche per la costruzione dei paradigmi che rafforzano, trasformano e abbattono le teorie scientifiche. Allo stesso modo, le scienze sociali crescono e si sviluppano a partire da determinate concezioni del mondo e della realtà. Storicamente, sono stati i cosiddetti «pensatori», le menti privilegiate che, salendo sulle spalle dei pensatori precedenti, hanno dato impulso all’interpretazione dei processi sociali
REIMPARARE A PENSARE Dobbiamo reimparare a pensare, ad apprezzare coloro che consideriamo «pensatori». È necessario suscitare una generazione di uomini e donne dotati di capacità critica nei confronti della realtà, e determinati a non vivere nella banalità dell’effimero. In una società multiculturale diventa urgente la costruzione di spazi e piattaforme di riflessione interdisciplinare, per sottrarre all’atonia la cultura massificata dominante, che cerca soltanto di consumare, senza preoccuparsi di trasformare gli stili di vita.
I «GRANDI PENSATORI» Non è facile delineare il concetto di «grandi pensatori». Nel libro a cui ci riferiamo esso viene attribuito specificamente a quegli uomini che a partire dalla riflessione razionale (filosofica) hanno elaborato le diverse concezioni del mondo, il posto che vi occupa l’essere umano e il senso dei valori e della vita umana nel contesto di un mondo globalizzato. Fraijó si riferisce in particolare a 22 grandi maestri del pensiero, da Confucio a Karl Rahner, passando per figure dissimili come Martin Lutero, Voltaire, Feuerbach, Nietzsche e Kant.
L’ANTIDOTO ALLA BANALITA’ In un mondo come il nostro, in cui la cultura dell’evasione e della banalità appare vincente, riconoscere che sono esistite ed esistono persone la cui fondamentale preoccupazione esistenziale è la riflessione può fare da antidoto e favorire la costruzione di una società di uomini e donne liberi e artefici del proprio destino.