N. 160 -
aprile 2023
A proposito di
IL PNRR E LE INIZIATIVE IN ITALIA
La transizione ecologica è uno dei pilastri del PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza) e del programma europeo Next Generation EU.
In Italia, gli obiettivi della rivoluzione verde si concentra su alcune tematiche chiave, come appunto l’economia circolare, la mobilità e il trasporto sostenibili, la decarbonizzazione, la lotta al cambiamento climatico, la gestione delle risorse e l’efficienza energetica.
Molti degli investimenti e dei finanziamenti messi in campo direttamente dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica) che ha anche il compito di monitorare il raggiungimento dei target e previsti.
Nello specifico, ecco in sintesi cosa prevede ogni componente della missione.
1. Agricoltura sostenibile ed economia circolare
L’obiettivo è quello di favorire l’adozione dell’economia circolare, attraverso la definizione di una strategia nazionale, l’uso dell’eco-design nella progettazione dei prodotti, la bioeconomia, la blue economy e l’uso e riuso di materie prime critiche. A questo si aggiungono interventi mirati per migliorare e ammodernare i sistemi e gli impianti di trattamento dei rifiuti.
Infine, sono previsti alcuni progetti “faro” riguardanti la gestione e il recupero dei RAEE (rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche), delle fibre tessili, di carta e cartone, di materie meccaniche e delle plastiche piuttosto che il monitoraggio ambientale attraverso droni volanti e dispositivi di intelligenza artificiale.
Sul fronte dell’agricoltura sostenibile, gli obiettivi riguardano l’eliminazione di pesticidi e sostanze chimiche, disincentivo di allevamenti intensivi, sviluppo di innovazioni in chiave agritech, più intelligenti e sostenibili, rinnovamento delle regole lungo la filiera alimentare.
2. Transizione energetica e mobilità sostenibile
La transizione energetica rappresenta una colonna centrale della decarbonizzazione e della trasformazione verde del Paese.
Energia rinnovabile, idrogeno, rete (infrastrutture) e mobilità sostenibile sono i temi centrali su cui si concentra questo obiettivo. In particolare:
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Rinnovabili e agro-voltaico: il passaggio alle fonti di energia pulita, fotovoltaico ed eolico in primis, con il sostegno all’adozione di nuove forme di produzione di energia come agrivoltaico ed eolico offshore, insieme a tecnologie connesse come possono essere quelle legate all’energy storage.
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Reti intelligenti e comunità energetiche: le reti hanno un ruolo cruciale e vanno rafforzate, rese resilienti e smart, sicure e flessibili. In quest’area, vengono disposti diversi incentivi per smart grid e comunità energetiche piuttosto che sistemi di autoconsumo collettivo.
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Produzione e uso dell’idrogeno: l’idrogeno rappresenta un altro aspetto cruciale. L’obiettivo è quello di creare una filiera per favorire la produzione, la distribuzione e l’utilizzo di questa fonte di energia rinnovabile.
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Trasporto locale e mobilità sostenibile: si intende promuovere il trasporto locale e velocizzare il processo di elettrificazione verso l’e-mobility e di mobilità dolce attraverso l’implementazione di piste ciclabili urbane e turistiche. Un obiettivo, questo, legato al miglioramento della qualità della aria in città e alla riduzione del traffico.
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Supply Chain (Per supply chain o catena di approvvigionamento si intende il processo che permette di portare sul mercato un prodotto o servizio, trasferendolo dal fornitore fino al cliente) .e competitività: l’impegno è quello di sviluppare delle supply chain per ridurre la dipendenza da importazioni di tecnologie e materiali dall’estero. Si punta su una maggiore indipendenza per risorse e materie strategiche.
3. Efficienza energetica e riqualificazione degli edifici
Con questo obiettivo, si punta alla riqualificazione energetica di circa 50.000 edifici l’anno seguendo i principi della Renovation Wave. Le linee di azione riguardano prevalentemente l’efficientamento energetico degli edifici pubblici, l’efficientamento energetico negli edifici residenziali e le reti e i sistemi di Teleriscaldamento.
4. Tutela del territorio e della risorsa idrico
In questo caso, il target riguarda la riduzione di sprechi e inefficienze sulle reti e le infrastrutture idriche. Basti pensare che, ancora oggi, la rete nazionale ha perdite di acqua pari al 39% su tutto il territorio e sappiamo bene quanto questa risorsa sia assolutamente indispensabile, in particolar modo visti i lunghi periodi di siccità che affrontiamo. In questo ambito, i fondi stanziati devono servire anche a prevenire rischi idrogeologici, salvaguardare le aree verdi e le biodiversità e a eliminare l’inquinamento delle acque e del suolo.