N. 142 -
aprile 2021
A proposito di
ORTORESSIA
L’ortoressia (dal greco orthos-corretto e orexis-appetito) è stata descritta per la prima volta dal dietologo Steve Bratman nel 1997 e poi sistematizzata nel 2000 sulla base di un Questionario composto da 10 item
- Spendi più di 3 ore al giorno a riflettere sulla tua alimentazione?
- Pianifichi i tuoi pasti diversi giorni prima?
- La possibilità che i cibi che assumi ti facciano ingrassare è sempre più importante del piacere di mangiarli?
- Lo stato di ansia nella tua vita è aumentata da quando hai riflettuto sulla tua alimentazione?
- Sei diventato più severo con te stesso nei confronti del tuo comportamento quotidiano e alimentare?
- La tua autostima aumenta quando ti alimenti in modo corretto?
- Hai eliminato radicalmente diversi cibi che ti piacevano in favore di cibi più salutari?
- Ti riesce più difficile mangiare fuori casa, in ristoranti diversi? Ti senti in colpa quando non mangi in modo corretto?
- Ti senti in pace con te stesso e in pieno controllo quando mangi in modo corretto?
- IL QUADRO CLINICO
Il quadro clinico si caratterizza per la presenza di una ideazione prevalente sul controllo del regime alimentare, sulla scelta del cibo e sulle sue caratteristiche (dando l’assoluta priorità a cibi ritenuti ‘sani’, quali agricoltura biologica o similari), ricollegabile non solo al timore di andare incontro a un aumento ponderale, ma, e soprattutto, di costruire una condotta nutrizionale che sia in grado di permettergli il raggiungimento di un ‘perfetto’ stato di salute.
- L’ortoressico tende a isolarsi progressivamente in un proprio stile esistenziale standardizzato e dettato esclusivamente da regole precise e imprescindibili collegate al controllo della condotta alimentare, difendendosi e chiudendo la comunicazione con chi non comprende le sue scelte o non condivide in pieno le sue idee. Vive in uno stato di tensione continua, che ‘supera’ con la convinzione che le sue scelte siano assolutamente le uniche giuste. Anche se il disturbo può presentarsi a vari livelli di intensità, è possibile il verificarsi una progressiva distorsione del contenuto del pensiero tale che il soggetto può divenire progressivamente inaccessibile alla critica, strutturando una modalità di pensiero psicotica.