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N. 156 Agenda 2023 - gennaio 2023
A proposito di

Novembre 2023

Tutto il pensiero postmoderno ruota attorno ad una concezione del mondo che non concede sicurezze né in campo filosofico né culturale o politico e neppure in quello storico, sociologico e perfino scientifico. Tutto rimane circoscritto e indeterminato, in una sorta di limbo nel quale ogni cultura è, per dirla col filosofo greco, “misura di tutte le cose”. Così, si afferma sempre più la convinzione che valori, norme, bisogni e comportamenti possano essere considerati  tutti equivalenti, in una sorta di nuovo dogmatismo secondo il quale ogni scelta è possibile e nessuna regola ha diritto di valere universalmente. Questo atteggiamento  viene applicato anche al campo della ragione e dell’etica, laddove il lasciarsi portare qua e là da qualsiasi vento di dottrina, da qualsiasi moda, appare come l’unico atteggiamento all’altezza dei tempi odierni. Si va costituendo allora una sorta di 
“dittatura” del relativismo che non riconosce nulla come definitivo e lascia come ultima misura solo il proprio io, in un esasperato narcisismo che rimane come sospeso senza  ricercare né un senso né un fine.
 E allora ben vengano figure solide di riferimento, che non temono di proporre riferimenti univoci e non sempre comodi, a cui ispirare la propria vita. Testimoni ed interlocutori attendibili nel loro ruolo di genitori, insegnanti, educatori, che siano accoglienti, aperti al dialogo con tutti ma senza rinunciare alla loro identità cristiana. In una cultura che esalta sempre di più l’effimero e offre spesso come risposta l’evasione, la fuga o l’apparente sicurezza di risposte facili e preconfezionate, appartiene a loro il compito di allontanare i giovani, e non solo, dalla confusione e dalla disperazione e di aiutarci a guardare alle cose che realmente contano.

TRACCE DI CENTRO

PER APPROFONDIRE