089 481820 - Via Cristoforo Capone, 59 Salerno info@caosinforma.it
N. 142 - aprile 2021
Approfondimenti

LA CLASSIFICAZIONE DI FRANCISCO ALONSO FERNANDEZ

CLASSIFICAZIONE ALLARGATA BASATA SU REGOLATORI SOCIALI
Francisco Alonso-Fernandez 

Le dipendenze ‘sociali’ o legali  comprendono droghe legali, ossia quelle per le quali è permessa la libera vendita (come tabacco, alcolici, farmaci), attività socialmente accettate (come mangiare, lavorare, fare acquisti, giocare, navigare in internet);

 le dipendenze ‘antisociali’ o illegali: comprendono la dipendenza da droghe e attività illegali (come derivati della cannabis, eroina, cocaina, attività sessuali illecite).

Sia le classiche dipendenze da sostanza che queste nuove dipendenze presentano numerosi elementi in comune:

• il piacere e il sollievo: sensazioni gradevoli ma limitate ai periodi iniziali dell’uso della sostanza (o della messa in atto del comportamento): è la fase della ‘luna di miele’, durante la quale è anche quasi sempre presente la negazione del problema;

• la dominanza: la sostanza (o il comportamento) domina costantemente il pensiero (idea prevalente); vi è l’impossibilità di resistere all’impulso di assumerla (o di eseguire il comportamento), vissuta con modalità compulsiva;

• il craving: l’appetizione e la sensazione crescente di tensione che precede l’inizio dell’assunzione della sostanza (o del comportamento);

• l’instabilità dell’umore: inizialmente limitata all’inizio dell’assunzione della sostanza (o del comportamento), successivamente sempre più generalizzata e estesa a tutti gli aspetti dell’esistenza;

• la tolleranza: la progressiva necessità di incrementare la quantità di sostanza (o il tempo dedicato al comportamento) per ottenere l’effetto piacevole, il quale tende altrimenti a esaurirsi;

• il discontrollo: la progressiva sensazione di perdita del controllo sull’assunzione della sostanza (o sull’esecuzione del comportamento);

l’astinenza: un profondo disagio psichico e fisico quando s’interrompe o si riduce l’assunzione della sostanza (o il periodo dedicato al comportamento);

• il conflitto: è la conseguenza dell’uso cronico della sostanza (o del comportamento), che determina evidenti ricadute sull’adattamento familiare, sociale, scolastico o lavorativo;

• la persistenza: l’uso della sostanza (o l’esecuzione del comportamento) continuano nonostante la progressiva ed evidente associazione con conseguenze negative sempre più gravi;

• le ricadute: vi è la frequente tendenza a riavvicinarsi alla sostanza (o al comportamento) dopo un periodo di interruzione;

• poliabuso e cross-dipendenza: elevata frequenza dell’assunzione di più sostanze (o dell’esecuzione di più comportamenti), nonché di passaggio nel tempo da una dipendenza a un’altra; non va poi dimenticata l’esistenza di un importante fenomeno di crossdipendenza anche tra uso di sostanze e questi altri comportamenti additivi;

la somiglianza dei principali fattori di rischio: impulsività, sensation-seeking, capacità metacognitive disarmoniche, inadeguato ambiente genitoriale. La visione socio-culturale dei disturbi da dipendenza, che individua nelle caratteristiche intrinseche degli oggetti di dipendenza la principale differenza tra dipendenza da sostanze e dipendenza da comportamenti, andrà comunque approfondita e sintonizzata con le attuali conoscenze neurobiologiche.

 

OSVALDO E LE DIPENDENZE COMPORTAMENTALI viste da Domenica Pomeriggio