N. -
gennaio 1970
Approfondimenti
IL PENSIERO DI BAUMAN
La "realtà liquida" Secondo Z. Bauman consiste in una rottura rispetto alle istituzioni e alle strutture consolidate.
In passato, la vita era predisposta in modo specifico per ogni persona, che per prendere decisioni nella sua esistenza doveva seguire gli schemi stabiliti. Bauman afferma che nella modernità le persone sono riuscite a svincolarsi dagli schemi e dalle strutture, e ciascuno elabora da sé il modello a cui attenersi per le decisioni e lo stile della propria vita
L’INDIVIDUALISMO
Secondo Bauman, nella vita liquida la società si basa sull’individualismo e si è trasformata in una realtà precaria e instabile, dove non c’è posto per aspetti solidi. Tutto ciò che abbiamo, se confrontato con le strutture fisse del passato, è mutevole, ha una data di scadenza.
L’AMORE LIQUIDO
Le relazioni che intrattenevano i nostri nonni hanno poco a che vedere con le nostre. La paura di impegnarsi e di dover rinunciare a cose come la libertà è la ragione principale della rinuncia a legarsi a una determinata persona. La vita liquida è una successione di nuovi inizi con termini limitati e indolori. Le relazioni amorose finiscono per trasformarsi in brevi episodi, imperniati anzitutto sulla ricerca del beneficio personale. Quando un partner cessa di essere «redditizio», lo si accantona e se ne cerca un altro. Questa non è né più né meno che la filosofia dell’app Tinder. È vero che da quell’app di ricerca per incontri sono scaturite anche storie di amore eterno, ma la maggior parte degli utenti fa scorrere sullo schermo file di volti finché non trova quello che va bene per trascorrere la notte.
CITTADINI DEL MONDO
La «realtà liquida» di Bauman descrive uno scenario, che incita al cambiamento e alla ricerca di nuove esperienze, ma senza mai mettere radici in alcun posto. Si è cittadini del mondo, ma al tempo stesso di nessun luogo
NÉ LEGAMI NÉ LAVORO DI UNA VITA
Nella «società liquida» questa filosofia basata sulla ricerca di nuove esperienze e tesa a renderci cittadini del mondo si riflette anche nell’ambito lavorativo. I nostri nonni e genitori avevano iniziato a lavorare in un’azienda appena laureati, ed erano andati in pensione nello stesso luogo 40 anni dopo. Oggi invece le persone, spiega Bauman, non vogliono legami né in amore né sul lavoro. Non esiste più il cosiddetto «lavoro di una vita». Gli impieghi sono mutevoli e il mercato attuale richiede che all’interno delle imprese ci siano continue trasformazioni. D’altro canto, nelle sue opere Bauman mette in risalto la necessità di cambiamento anche nei lavoratori, ai quali ogni giorno di più vengono richieste versatilità e capacità di lavorare in settori diversi.