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N. - gennaio 1970
A proposito di

«USA E GETTA» e L’ASSENZA DI FUTURO

Indossiamo ”vestiti usa e getta”, mangiamo “cibi usa e getta” – preparati istantanei e sovrabbondanti, i cui scarti finiranno nella spazzatura – e perfino “partner usa e getta”: l’antica consuetudine delle coppie tendenzialmente stabili cede il passo al moltiplicarsi di connubi in serie, di durata effimera e che implicano scarso impegno.


Le reti sociali costruiscono la vita come un susseguirsi di banalità pressoché irrilevanti e contengono una buona dose di provvisorietà: un “pensiero Ikea” che, per estensione, plasma in una generazione “Ikea” per cui tutti quanti vengano contagiati da tale corrente ideologica.

L’immagine tratta dal mondo degli arredi valga ritrae la preferenza che questa generazione mostra verso ciò che è immediato, che non richiede uno sguardo al futuro e non si pretende definitivo. Senza dubbio a questo atteggiamento contribuisce la provvisorietà di buona parte degli impieghi e dei salari dell’attuale classe lavoratrice, che non permettono di formulare progetti di futuro stabili e a lunga scadenza; d’altra parte, tutto ciò a noi continua a sembrare un motivo insufficiente per abbracciare la banalità generalizzata in cui è immersa la società.

LO SFORZO CEDE IL PASSO ALLA SUPERFICIALITA’

Facciamo notare che quando parliamo di banalità, non intendiamo dare al termine una connotazione negativa, bensì vogliamo usarlo come una constatazione, a cui, certo, si aggiunge la sorpresa davanti al fatto che gli atteggiamenti, soprattutto intellettuali, stanno cambiando e che il tradizionale valore dello sforzo e della formazione solida cede il passo alla leggerezza e alla superficialità.

LE RETI SOCIALI COSTRUISCONO LA VITA COME UN SUSSEGUIRSI DI BANALITÀ IRRILEVANTI

La metafora della liquidità proposta da Zygmunt Bauman  nelle sue riflessioni sulla “società liquida”  cerca anche di rappresentare la precarietà dei vincoli umani in una società individualistica e privatizzata, contrassegnata dal carattere transitorio e volatile delle sue relazioni e da princìpi etici incerti. L’amore si fa fluttuante, senza responsabilità verso l’altro, e si riduce al vincolo senza volto offerto dalla realtà virtuale. «Surfiamo» sulle onde di una società liquida, che può liquefare perfino le religioni.

Con la crisi del concetto di comunità emerge un individualismo sfrenato, dove nessuno è più per l'altro un "compagno di strada" ma un antagonista da cui guardarsi e con cui non si fa in tempo a condividere un sistema di regole e di valori, che ne avanza velocemente un altro. Ciò lascia, di fatto, un vuoto di identità sociale e personale che ci si illude di colmare con la velocità dei nostri ritmi o col possesso di oggetti, e sostanzialmente evitando di coltivare sentimenti di attaccamento alla comunità sociale, quindi relazioni valide, e di porsi domande sul senso e sul significato della vita.

Tutto si dissolve in una sorta di "liquidità" e dove le uniche soluzioni per l'individuo senza punti di riferimento sono l'apparire a tutti i costi e il consumismo. In realtà si tratta di un consumismo che non mira al possesso di oggetti di desiderio in cui appagarsi, ma che li rende subito obsoleti, e il singolo passa da un consumo all'altro in una sorta di bulimia senza scopo.

MAI SENZA LA RETE

I giovani 3.0 non riescono proprio a staccarsi da smartphone e altri device. In particolare, hanno ammesso di non riuscire a prendersi una pausa da questi dispositivi di almeno tre ore nel 79% dei casi. Il bisogno di controllare continuamente lo smartphone magari per chattare non li abbandona neppure di notte. Tablet, smartphone, pc e tv digitale: sono solo alcuni degli strumenti che negli ultimi anni hanno spopolato anche fra i più piccoli. I bambini fino a 8 anni passano in media 2 ore davanti a questi schermi, secondo un rapporto americano pubblicato dall'organizzazione no-profit Common Sense Media. Bimbi e tablet: un binomio possibile? In realtà i dispositivi digitali potrebbero migliorare alcuni aspetti dell'apprendimento, sempre se utilizzati in aggiunta e non in sostituzione di strumenti tradizionali e con alcune accortezze. Ecco i vantaggi e le istruzioni per i genitori. Capacità visive. Videogiochi adeguati ai bambini con contenuti molto dinamici possono migliorare le capacità; visuo-spaziali. Elaborare le informazioni. I contenuti dinamici su tablet e smartphone adeguati all'età del bambino possono favorire la migliore elaborazione dell'informazione visiva.

 

 

 

 

 

 

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